Pietro Aretino

Paul Larivaille
pp. 556 – Salerno editrice – Roma 1997
Prezzo di copertina € 30,00
Nostro prezzo € 15,00

Nuova e straordinariamente ricca biografia dei “flagello dei principi”, così come ebbe a definire Pietro Aretino l’Ariosto.
Nessuno dei suoi precedenti biografi, e sono legione, era arrivato fino a questi risultati. Ne esce la figura di uno scrittore che fa della propria penna uno strumento per stupire il mondo, conscio com’era egli della propria bravura, ma anche un mezzo a buon mercato per guadagnarsi da vivere sfruttando la vanagloria e, a volte, la paura dei potenti.

In fondo lo stesso Ariosto, di fronte alle poche ottave della Marfisa, poema cavalleresco abbozzato dall’Aretino, ha quasi timore di avere di fronte un possibile concorrente e lo adula (?), oppure secondo un’altra versione ne denuncia l’abitudine a tartassare i potenti. Ma non c’è nulla di certo in questo grandioso e corteggiatissimo continuatore dell’anonimo Pasquino.

I Ragionamenti restano il capolavoro, remoto a volte, mai sufficientemente approfondito in verità, letto più per la sua gradevolezza e salace bravura erotica, che per i suoi contenuti di costume di critica sociale e anticlericale, ma le Lettere sono forse la testimonianza più viva e più importante di un’epoca e di un modo di concepire il mestiere di letterato che oggi, mutate le condizioni, non è poi cambiato nella sostanza. Non bisogna dimenticare che del soverchio ridere morì Margutte, non l’Aretino.

Occorre imparare l’arte di non castigare le parole, senza dimenticare l’amara nota di Valéry, che tutto finisce alla Sorbona.