
pp. 144 - Nuova Accademia - Milano 1963
- ESAURITO -
Può un uomo anziano, uno scrittore anziano, prendere per mano i suoi amici lettori e condurli con sé verso una fantastica avventura? Sì che lo può, ma solo a condizione di essere un poeta, un vero poeta. E Gatto lo fu, al di là delle mode letterarie e dei successi, delle correnti di pensiero e delle scelte politiche.
Il vaporetto salpa quindi verso mari liberi, verso terre lontane dove non ci sono segnali di divieto e costrizioni angosciose, dove ogni nuvola accompagna il viaggio con il suo saluto e non si mette da parte se non per fare passare i grandi uccelli del mare.
E poi, si sa, le avventure dei marinai e dei capitani di lungo corso sono piene di allegria, quello che invece manca nella vita di città, nelle tristezze che accolgono i bambini ogni giorno costretti fra i banchi di scuola, quando invece ci sono scimitarre e galloni, barbe svolazzanti e bottoni dorati, festoni e balconi con gente sorridente. Basta lasciarsi prendere per mano dal poeta ed ecco il mar rosso con una vela blu, disegnato con lapis rosso e lapis blu; il mar nero pieno di pesci e di carbone, un mare d’inchiostro; il mar giallo pieno di polenta e il mar bianco, vecchio mare carico di anni e di porti, di capitani che fumano la pipa e di marinai con le ancore tatuate sugli avambracci robusti.
Un consiglio: non date retta al re e non date retta a me. Non dimenticate che chi vi inganna si fa sempre più alto di una spanna, mette un berretto, incede eretto e si mette tante medaglie sul petto. Comprate questo libro. Oppure, se preferite, non date retta neanche a questo consiglio. Peggio per voi.