Edwin Oliver James
pp. 420 – Il Saggiatore – Milano 1996
- ESAURITO -
Libro indispensabile per un primo ed approfondito accostamento ai miti originari della storia dell’uomo.
Uscito dalle caverne preistoriche l’uomo, guardando alla terra da poco conquistata all’agricoltura, alzò gli occhi al cielo ponendosi problemi relativi all’avvicendarsi delle stazioni, al movimento del sole, alla pioggia e al vento, tutti fenomeni sconosciuti ma tanto importanti per la sua vita.
Lasciati da parti i riti primitivi, e rudimentali, che propiziavano la caccia, la coltivazione agricola richiedeva ben altre protezioni e altri ragionamenti, quindi altri miti e altre magie.
L’uomo crea così i suoi dèi e le sue dee, sviluppa complesse cosmogonie in tutto il Medio Oriente, in Mesopotamia, in Egitto, nell’Egeo, in Grecia.
Il rapporto con i cicli della coltivazione è immediato, poi si costruiscono i collegamenti con la generazione degli esseri umani e degli animali, di tutti gli esseri viventi. I corpi celesti, particolarmente la luna, presentano cicli periodici come quelli della donna e quindi vengono elaborate storia mitiche in senso cosmico e profondamente umano.
Parmenide narra di una dea che lo accoglie con un saluto, quando, nel corso del suo viaggio, egli giunge alla dimora di costei. Mito e parola sono aspetti della ricerca della qualità. La parola parla nel mito, parla e conduce verso lo stesso obiettivo cui mira quest’ultimo. Ambedue sono strumenti conoscitivi, sia pure con regole modificate. L’accoglimento parmenideo della dea non è una metafora, un rivestimento della parola, ma è un parlare per immagini con la logica del tutto e subito, propria della rammemorazione. Parmenide suggerisce, a un tempo, un pensare per immagini e un pensare per concetti, il tutto dotato di regole proprie, sintetizzate in una sintesi.
Questo libro è un tentativo di vedere in maniera globale l’origine del pensiero umano, delle sue paure e del tentativo di esorcizzarle. Mai come un questo libro si percepisce il fondamento dell’antico detto: il mondo pullula di dèi.