Lotte contadine e urbane nel “Grand Siècle”

Boris Fëdorovic Porchnev
pp. 392 – Jaca Book – Milano 1998
Prezzo di copertina € 24,00
Nostro prezzo € 12,00

Il testo fondamentale sulla fronda contadina del Seicento in Francia, sulla sua esplosione, sui risultati ottenuti e sulla spaventosa repressione che ne seguì. La tesi tradizionale, che questi moti insurrezionali furono sotto sotto fomentati dai nobili per attutire le conseguenze negative per loro del rafforzamento della monarchia assoluta, è sostituita, una volta dimostrata inconsistente, con l’altra tesi, quella più fondata, di una variante francese della rivoluzione borghese inglese che si scatenava sull’altra sponda della Manica.

Questa diversa impostazione è nata da una polemica contro le tesi marxiste della rivoluzione che nasce come un seguito quasi obbligato dalla trasformazione dei rapporti di produzione con le prime avvisaglie del capitalismo. Ne deriva che la rivoluzione francese, la Grande rivoluzione, non è una conseguenza e una continuazione in chiave più ampia di questi moti del Seicento, ma è frutto esclusivo del profondo cambiamento instaurato dalla circolazione delle idee prodottasi nel XVIII secolo.

Da parte loro, le tesi ortodosse del marxismo si sono rivelate inconsistenti non tanto a opera di una critica distruttiva, però esercitata in luoghi appropriati e con mezzi intellettuali adeguati, quanto a causa di una sorta di penalizzazione imposta dallo svolgimento della realtà. Tutti gli accorgimenti teorici, che poi tradotti nella pratica si trasformano in strategie più o meno intelligenti, sono stati sistematicamente disvelati per quello che erano, accorgimenti per sfuggire all’unico problema centrale, quello del potere.

Certo, questo libro, per quanto importante e ben documentato, non è la verità, esso costituisce un modello insuperabile di un certo modo di guardare alla storia. E un modello non è la verità, non è nemmeno una verità su scala ridotta, come una carta geografica della Francia con scala 1/1000 non è un millesimo della Francia, ma per chi voglia andare da Marsiglia a Parigi quella carta ha una sua utilità, e questa utilità può essere ancora più grande per chi ha fretta di arrivare a Parigi come avevano fretta i popolani marsigliesi che marciavano cantando la loro canzone per andare a Parigi e partecipare all’insurrezione.