L’assente

Bruno Maier
pp. 286 – Zibaldone – Milano 1994
Prezzo di copertina € 12,60
Nostro prezzo € 6,30

Romanzo, in parte autobiografico, di Bruno Maier, uno dei curatori più risolutivi de La coscienza di Zeno, di Una vita, di Senilità e di Il vegliardo, le più importanti opere di Italo Svevo. Ha inoltre scritto, in collaborazione con Letizia Svevo Fonda Savio, il libro Italo Svevo, uscito nel 1991 per le Edizioni Studio Tesi di Pordenone.

La struttura del libro mantiene una base di natura autobiografica per poi discostarsene frequentemente e deliberatamente evocando accadimenti alterati o impossibili. Quindi un’opera di fantasia in cui il protagonista è un intellettuale impietoso con se stesso, nevrotico della letteratura, un “uomo di carta”.

Ma degli intellettuali questo libro non accetta le regole del gioco. Il sì dice sempre di sì, mentre la critica negativa dice sempre di no. La povertà spirituale porta a considerare di pari dignità ogni trombonismo intellettuale. Il marchio dello scritto, per molti imbecilli, conferisce di per sé costrutto logico alla volgarità di quello che si afferma. Ogni farneticazione, se scritta, acquisisce così lo statuto del di già fatto, l’ottimismo incrollabile del compilatore di enciclopedie. Ebbene, questa volta siamo di fronte a un intellettuale che rifiuta in blocco questo statuto ordinativo del lavoro tipico di un “uomo di carta”. La vita, descritta con puntualità imbarazzante nel libro, richiede un grande impegno, chi non riesce a sostenere ritmi elevati di chiarificazione con se stesso è anche il meno adatto a spingersi oltre.

Questo libro parla del suo autore, anche attraverso il gioco non del tutto innocente di un altro ego attivo nelle vicende, e ne parla con obiettività e precisione. Che cosa chiedere di più?