FRAMMENTI CRITICI E POETICI

Friedrich Schlegel
pp. 536 – Einaudi – Torino 1998
- ESAURITO -

La presente edizione dovuta alle cure di Michele Cometa, seguendo il lavoro filologico compiuto tra le due guerre sul corpo immenso delle opere di Schlegel, presenta testi di grande importanza del pensatore più interessante dell’intero romanticismo tedesco. In questo modo, specie leggendo i Frammenti sulla poesia e sulla letteratura e le Idee per composizioni, si coglie la grande vicinanza tra Schlegel e Nietzsche. “Le nostre stesse deficienze sono le nostre speranze”, scrive Schlegel, frase che poteva essere sottoscritta dallo stesso Nietzsche.

Il frammento è per Schlegel l’elemento più semplice di un sistema aperto ed è esso stesso disponibile per le più svariate connessioni. Esso è frammento di qualcosa che va ricostruito e si propone come elemento da reintegrare in un sistema. Mille tematiche, distribuite in una continua relazione che le scon­volge nel loro intimo ruolo, ponendole ora come centro di irra­diazione e ora come frammento e scheggia distribuiti nell’univer­so della totalità storica e culturale, rendono una simile costruzione l’instabile (Bestandlose) che si autodifende, e questo è di già una conquista in quanto l’avvicina alla sistematica instabilità del reale, ma la rendono spettrale, come se fosse un libro raggelato, un complesso sistema di connessioni pronte a esplodere ma che continua a re­stare estraneo se non è visitato dal coinvolgimento del lettore.

Un simile rapporto indiretto con la totalità culturale che viene tenuta comunque presente, è ricavato dalla filologia greca, in particolare da quella omerica, Schlegel parla più volte del frammento come polemica costante con la lettera canonica, cioè con quello che si pretende imporre come base indiscutibile di un testo che invece occorre discutere. È la critica lo scopo costante, ma una critica che propone leggerezza di piede e non pesantezza di scarponi chiodati.