Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista 1919-1922

Mimmo Franzinelli
pp. 464 – Mondadori – Milano 2003
- ESAURITO -

Libro molto documentato e approfondito di uno storico notissimo per le sue ricerche sul fascismo. Fu lo squadrismo elemento essenziale dell’avventura fascista e dell’insediamento al potere di Mussolini? Oppure fu un elemento secondario, ben presto messo tra parentesi?

La risposta è netta: traendo origine dall’arditismo militare sviluppatosi nel corso della Prima guerra mondiale, lo squadrismo sostenne l’inizio della scalata fascista al potere, ma anche dopo, cioè successivamente al 1922, pure mutando nelle sue forme e nella sue affermazioni letterarie (da non dimenticare il ruolo avuto in questo dai capi del movimento futurista, Marinetti in testa).

In fondo il fascismo, se fu – a partire dagli anni del consenso – un movimento di massa, era stato fin dalle origini e lo rimase sempre un movimento di conquista del potere che cercava non solo di controllare la gente preventivamente, ma anche di intimorirla con la prospettiva di una repressione in gran parte affidata a elementi che provenivano dall’esperienza squadrista dei primi anni.

Nota Franzinelli: “Il rilievo dello squadrismo oltrepassa di gran lunga la fase suggellata dalla marcia su Roma. Esso definì i tratti costitutivi del fascismo e forgiò personaggi poi distintisi nel Ventennio fra i massimi dirigenti del PNF e dello Stato: Arpinati, Balbo, Bottati, De Vecchi, Farinacci, Grandi, Muti, Pavolini, Ricci, Scorza, Starace... Il suo mito – in versione monumentalizzata e mummificata – divenne un tratto permanente del regime mussoliniano”.

Il libro comprende la biografia dettagliata di cento squadristi.