Il diritto alla pigrizia

Paul Lafargue
pp. 174 – Massari editore – Bolsena 2002
Prezzo di copertina € 6,71
Nostro prezzo € 3,35


Del famosissimo e paradossale pamphlet di Paul Lafargue non occorre dire molto, pochi libri sono stati tanto diffusi a livello popolare negli ultimi cento anni. Chi scrive si ricorda che a Cluny, nel pieno centro di Parigi, alla fine degli anni sessanta, un vecchietto vendeva Le droit à la paresse, di cui aveva in mano diverse copie, passeggiando sotto l’Abbazia, ogni giorno da quasi quarant’anni. Affermò, sempre su richiesta di chi scrive, che negli ultimi quarant’anni, quindi dalla fine della prima guerra mondiale, ininterrottamente ogni giorno aveva venduto quello stesso opuscolo che lui stesso curava di fare ristampare, e secondo i suoi calcoli ne aveva venduto, solo lui, non meno di trentamila copie.

L’opuscolo ha questo di paradossale: è una costante denuncia contro le responsabilità del proletariato che, prestando la propria complicità, si lascia sfruttare amando in questo modo la frusta che lo colpisce.

La scrittura brillante e la ricchezza di aneddoti fa di queste poche pagine una lettura ancora oggi piacevole. La figura del suo autore, marito di Laura Marx, fu una delle più note ed affascinanti dell’ambiente internazionalista e socialista a livello mondiale.

Ma nell'edizione Massari c’è di più. La grossa introduzione di Dommanget, un erudito storico francese del movimento operaio, che qui, come in altre opere dedicate anche alla rivoluzione francese e all’anticlericalismo, manifesta con larghezza di mezzi la sua potente documentazione. Non fa solo la storia di Lafargue e di sua moglie, dal contestato (da Marx) fidanzamento al loro suicidio, ma anche una dettagliata storia del concetto, e del desiderio di non lavorare, di pensare ad una vita in cui finalmente sia possibile fare quello che si vuole.

Attenzione. Non bisogna confondere il lavoro di Lafargue con le teorie, del tutto moderne, di abolizione del lavoro e di distruzione del lavoro. Queste sono tutt’altra questione.